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Coronavirus: Online due nuovi corsi di Formazione/Informazione per le misure Covid-19 in azienda

Come ripartirà l’Italia. La FASE 2 con le eccezioni Regione per Regione.

Come potrete leggere nel riassunto che segue, delle disposizioni nazionali del DPCM e dei Presidenti Regionali, Regione per Regione, nel settore della Scuola e della Formazione l’attività in e-learning sincrona ed asincrona (videoconferenza e fad) così come lo smart working nelle attività d’ufficio fanno ancora la parte del leone e condizionano prepotentemente la possibilità di svolgere tali attività se non in queste modalità.
Proprio per questo l’OPN EFEI ITALIA già fin dal primo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ha implementato 4 aule virtuali certificate, mettendo a completa disposizione di tutti coloro che in emergenza hanno avuto necessità di terminare o effettuare la formazione per le aziende clienti che sono rimaste in attività.
Per primi abbiamo autorizzato la formazione prevista nelle modalità e-learning sincrona ed asincrona andando anche a “ridisegnare” di fatto tutto il vasto elenco dei corsi di formazione, inviando a tutti il documento riepilogativo che riportava in che modalità fosse possibile erogare tale corso.
L’OPN EFEI ITALIA sta anche realizzando una serie di aule virtuali integrate al proprio sistema e personalizzate per ogni proprio partner convenzionato.
l’utilizzo delle aule dell’OPN è stato dato in concessione completamente gratuita ai convenzionati che vi stanno svolgendo le loro lezioni, mentre per le aule personali di ogni convenzionato è stato raggiunto un accordo attraverso il quale è possibile anche riceverle in uso attraverso l’acquisto di pacchetti di attestati.
Sempre per favorire la ripartenza lìOPN EFEI ITALIA ha inserito nella propria piattaforma “ebsap.net” 2 corsi di formazione/informazione che fungono da aggiornamento obbligatorio sulle procedure anti Covid-19, un percorso da 4 ore per il settore della sanità ed uno da 2 ore per tutti gli altri settori (Corso di formazione e informazione sulle disposizioni del Rischio biologico Coronavirus “SARS-CoV-2-COVID-19 “ e corretto utilizzo dei DPI – 4 ore, Corso di informazione e formazione Rischio Biologico “Emergenza sanitaria da sindrome respiratoria acuta grave Coronavirus 2 (SARS-CoV-2)” e corretto uso dei D.P.I. – 2 ORE).

Il contributo per l’attestato di entrambi i corsi è ridotto a sole 2,00 €uro per ogni attestato allo scopo di favorire la ripresa economica di tutti i convenzionati e delle loro aziende clienti.
Sono inoltre previste tutta una serie di iniziative che vi presenteremo nei prossimi giorni.

Per facilitare anche la comprensione di quello che si può e non si può fare nella FASE 2 a partire da lunedì 4 maggio abbiamo stilato il seguente riepilogo.

Il 4 maggio per l’Italia inizia la cosiddetta Fase 2. A partire da lunedì torneranno al lavoro 4,4 milioni di persone. Il governo ha specificato che per recarsi al lavoro, all’interno della propria regione, non servirà l’autocertificazione, ma sarà sufficiente esibire un tesserino. Scatta inoltre la possibilità di far visita a coniugi, conviventi, partner delle unioni civili, parenti fino al sesto grado, affini fino al quarto grado come i cugini del coniuge e a persone “legate da uno stabile legame affettivo”, come i fidanzati ma non gli amici.

Via libera anche all’attività motoria non solo nei pressi della propria abitazione e nei parchi ma resta chiaro che non si può uscire dalla propria Regione, se non – una volta sola – per tornare nella propria residenza o domicilio, se per il lockdown si era rimasti bloccati altrove. Resta il divieto anche per le seconde case: “Non è tra gli spostamenti per necessità”, spiega il governo.

Dai dati sul contagio che si raccoglieranno a partire dalla prossima settimana si capirà se dal 18 maggio si potrà riaprire di più in alcune Regioni e se al contrario in singole aree del Paese dovrà tornare il lockdown. Conte si dice “sicuro” che nelle zone a basso contagio le riaperture arriveranno “prima del previsto”. E intanto assicura che il governo sarà intransigente per chi riparte sul rispetto di “rigidi protocolli di sicurezza”.

Lavoro – Il 4 maggio ripartono la manifattura, le costruzioni, il commercio all’ingrosso legato ai settori in attività, che vanno da tessile e moda, ad automotive e fabbricazione di mobili. Secondo i consulenti del lavoro torneranno in azienda 4,4 milioni di persone, mentre altri 2,7 milioni resteranno a casa. Il doppio “paradosso”, sottolineano, è che si tratterà soprattutto di over50 e che la ripresa riguarderà in prevalenza le Regioni del Nord, più colpite dal virus (2,8 mln di lavoratori contro gli 812mila al Centro e 822mila al Sud). Per il lavoro sono raccomandati orari differenziati e, per adesso uffici chiusi, il lavoro d’ufficio può essere svolto in smart working.

Commercio e ristorazione – Fino al 18 maggio serrande abbassate per i negozi al dettaglio, parrucchieri e barbieri, ristoranti e bar. La novità è che dal 4 maggio è permessa non solo la consegna di cibo a domicilio ma anche il take away.

Trasporti e spostamenti – A impensierire è la tenuta dei trasporti, tra ingressi contingentati su bus e metropolitane, distanze di sicurezza da rispettare e rischio di lunghe code di auto. Viene incentivato l’uso della bicicletta, alcuni Comuni sono già al lavoro per aumentare le piste ciclabili. Anche per questo arriva un’ordinanza del Mise per riaprire i negozi di bici e monopattini, per l’acquisto dei quali dovrebbe arrivare un incentivo nel prossimo decreto economico. Diventano più facili gli spostamenti nella Regione. E sembrano allentarsi – ma si attendono indicazioni dal Viminale – gli obblighi di autocertificazione: per chi va al lavoro sarà sufficiente esibire un tesserino e potrebbe non servire per andare a fare sport o al parco.

Mascherine, distanze e assembramenti – Il dpcm firmato il 26 aprile da Conte prevede mascherine per tutti, sia nei luoghi accessibili al pubblico, sia sui mezzi di trasporto. Si possono usare anche mascherine autoprodotte ma sono esentati i bambini sotto i sei anni. I bambini possono godere della riapertura dei parchi e delle ville, dove però restano chiuse le aree giochi. Resta comunque il divieto di assembramento, non solo nei luoghi pubblici ma anche in quelli privati.

Scuola e Formazione – Gli studenti italiani torneranno nelle aule a settembre, le modalità sono ancora tutte da stabilire. Il ministro Azzolina ha anticipato la possibilità di “una didattica mista”, in parte in presenza e in parte online a distanza. Se le scuole restano chiuse riapriranno i centri diurni per i disabili e si valuta di permettere da fine mese o a giugno l’apertura di asili nido e centri estivi. L’esame di maturità si svolgerà a partire dal 17 giugno, in presenza e senza prove scritte. Ci sarà un maxi-orale che tuttavia peserà meno poiché verrà valorizzato il percorso scolastico. Ripartono subito invece gli esami universitari e lauree in presenza, purché si possano tenere le distanze, sono possibili attività di restauro e laboratori e tirocini universitari.

Attività motorie e sport – Dal 4 maggio si può tornare a fare sport e correre anche lontano da casa, ma sempre da soli e tenendo dagli altri una distanza di due metri: ci si può muovere anche in auto o bus per andare a correre. Si possono fare passeggiate, anche con i bambini, a un metro di distanza da altri. Ripartono gli allenamenti individuali degli atleti.

Funzioni religiose – Ancora niente messe: si studia la possibilità di permetterle dall’11 maggio, magari all’aperto. Si possono però celebrare i funerali, con un massimo di 15 persone e obbligo di mascherina, e si può andare nei cimiteri.

Quelle elencate finora sono le regole a livello nazionale ma le Regioni sono tutt’altro che allineate e ognuna redige ordinanze ad hoc per il proprio territorio.

In Lombardia, così, riaprono i parchi, seppure con il divieto di assembramento, di utilizzo delle aree gioco e delle attrezzature sportive e l’obbligo del rispetto della distanza sociale. Saranno 900mila le persone che torneranno al lavoro.

Il governatore della Liguria Giovanni Toti sta pensando di consentire “di andare in barca in un numero limitato di persone, di poter lasciare il Comune” per fare acquisti o “spostarsi in macchina per andare a fare sport”. Rimanda invece all’11 maggio eventuali aperture di parrucchieri, estetisti e ristoranti. Genova riapre parchi, spiagge e passeggiate al mare.

Da lunedì obbligatorio in Piemonte l’uso della mascherina “in tutti i luoghi chiusi con accesso di pubblico”. Sui mezzi pubblici, che saranno attivi al 50%, saranno distribuite gratuitamente per chi sarà senza. Via libera al cibo d’asporto, ma non a Torino, dove sarà possibile dal 9 maggio. Ripartono anche studi professionali e le attività di toelettatura per animali domestici. In Valle d’Aosta, invece, una nuova ordinanza punta ad alleggerire le restrizioni soprattutto per i professionisti della montagna.

In Veneto tornano al lavoro 1,2 milioni di persone. L’ordinanza firmata da Zaia è in linea con il Dpcm, anche se per il governatore “si può riaprire tutto”. A Venezia scatterà la sperimentazione dei vaporetti su “prenotazione”. Negli ospedali tamponi obbligatori per chi si ricovera e per chi deve sottoporsi ad intervento.

Le novità principali in Trentino Alto Adige sono gli spostamenti in tutta la Regione, sia per trentini che altoatesini – non solo entro i confini provinciali quindi – e lo sport individuale, bici compresa, senza mascherina, ma solo in Trentino.

In Friuli Venezia Giulia è allo studio la possibilità di riprendere le visite agli anziani nelle case di riposo.

In Emilia Romagna da lunedì scatta l’obbligo della mascherina – sia nei locali pubblici, sia all’aperto – e rimane il divieto di accesso alle spiagge anche per chi abita al mare. Via libera invece alle biblioteche per il prestito dei libri, anche se alcuni Comuni, a cominciare da Bologna, le terranno chiuse. Ok anche all’accesso alle seconde case, purché nell’ambito della stessa provincia, da soli e in giornata.

Ripresa produttiva per grandi industrie o per le imprese non esportatrici in Toscana, dove ci sarà anche la riapertura controllata di parchi e cimiteri. A Firenze riapre il Duomo per la preghiera personale, e alcuni parchi come le Cascine. Su bus e tramvia si dovranno indossare i guanti.

Nel Lazio orari prolungati dei mezzi pubblici e dei supermarket, take away e smart working sono le certezze. Allo studio future regole per bar e ristoranti e, attesissime, quelle sugli stabilimenti balneari, dove si propone il numero chiuso, e i parrucchieri. In tutti i luoghi aperti al pubblico al chiuso ci sara’ l’obbligo della mascherina. Riaprono anche i set cinematografici, ma saranno blindati.

Da lunedì riaprono le spiagge nelle Marche, ma solo per passeggiare e fare attività motoria. Libero accesso anche in parchi e aree verdi che resteranno comunque chiuse ad Ancona fino al 7 maggio. Nel capoluogo resta anche il divieto di accesso alle spiagge fino al 18 maggio.

Il governatore della Campania De Luca dà il via libera al cibo d’asporto, alle passeggiate senza limiti di orario e alla possibilita’ di correre. Consentite anche le attività di manutenzione e rimessaggio e anche la consegna delle barche.

In Puglia via libera alla pesca amatoriale e alla riapertura degli esercizi di toelettatura degli animali: sarà possibile anche raggiungere le seconde case, ma solo per fare manutenzione, cosi’ come saranno autorizzati gli spostamenti nella regione per la riparazione delle imbarcazioni da diporto.

Dal 30 aprile sono aperti in Calabria bar e ristoranti, in un braccio di ferro con il governo che ha annunciato una diffida. Ma il presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, avverte Roma: “rinunci alla prova di forza, all’esibizione muscolare, persegua la strada del dialogo e della leale collaborazione”.

In Sicilia via libera al ritorno nelle seconde case, a condizione che non si faccia da spola con quella di residenza. Le società sportive sono autorizzate a iniziare attivita’ amatoriali di corsa, tennis, pesca, ciclismo, vela, golf ed equitazione. Divieto di all’accesso nell’Isola almeno fino al 17 maggio.

Il governatore della Sardegna Christian Solinas dà il via libera alle messe e agli allenamenti individuali dei calciatori, purché svolti a porte chiuse in centri all’aria aperta. Dall’11 maggio, poi, potranno riaprire anche parrucchieri e negozi di abbigliamento.

L’Umbria, l’Abruzzo e il Molise, infine, seguiranno sostanzialmente le indicazioni del Dpcm, così come la Basilicata che dispone comunque l’isolamento domiciliare e il tampone obbligatorio per chi torna da fuori.

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